Regione | Alto Adige (Italia) |
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Anno fondazione | 1960 |
Ettari vitati | 300 |
Produzione annuale | 1.900.000 bt |
Indirizzo | Cantina Colterenzio, Strada del Vino, 8 - 39057 Appiano (BZ) |
Enologo | Martin Lemayr |
Per iniziare a parlare di Colterenzio, bisogna innanzitutto dire che questa non è una realtà a conduzione famigliare, e non ha neanche una lunga tradizione centenaria alle spalle. Si tratta invece di una della realtà cooperative più giovani dell’Alto-Adige, costituita da più di 300 famiglie di viticoltori sparsi sul territorio. La storia della cantina, situata ad Appiano, inizia nel 1960, quando 26 vignaioli decidono di unirsi fra loro, rendendosi così indipendenti dai commercianti di vino, che all’epoca erano soliti determinare i prezzi di vendita con molta fermezza. Nel 1979 diviene direttore di questa piccola cooperativa Luis Rafer, figura fondamentale nello sviluppo di Colterenzio. Luis, anche alla luce dei suoi viaggi nel Nuovo Mondo e dei suoi studi, si fece portatore di una nuova visione enologica in Alto-Adige, introducendo nuovi standard qualitativi e abbassando le rese in vigna, per avere uve adatte e realizzare solo vini d’eccellenza. Una nuova mentalità dunque, che venne trasmessa a tutti i soci della cooperativa, che pian piano aumentarono, giungendo sino a oggi, dove sono addirittura 300 i vignaioli coinvolti nel progetto Colterenzio.
Le vigne della cantina Colterenzio si sviluppano principalmente intorno alle aree di Colterenzio, Cornaiano, Appiano, Bolzano e Salorno. Un vero e proprio puzzle di varietà locali, come il Lagrein, e vigneti situati a un’altezza sul livello del mare ricompresa fra i 250 e i 550 metri, dove la composizione del terroir varia da parcella a parcella. Il clima è connotato da una situazione particolare, che vede da un lato le Alpi a fare da barriera ai venti più freddi, dall’altro il Lago di Garda, con i suoi influssi più miti; si creano dunque le condizioni ideali per un’ottima escursione termica, che contribuisce a rendere le uve molto profumate. Tra i filari si coltivano diverse varietà internazionali e autoctone a bacca bianca e rossa, e i lavori si armonizzano sempre con i ritmi cadenzati dalla natura. In cantina ogni operazione viene svolta per gravità, e la vinificazione viene seguita dall’occhio vigile del mastro cantiniere, Martin Lemayr.
Colterenzio si contraddistingue per una gamma di vini dove la qualità è il filo conduttore di ogni etichetta realizzata. Non esistono vie di mezzo, perché ogni bottiglia deve essere la fedele rappresentazione del carattere di un territorio e della varietà di uva lì coltivata. Diverse sono le linee di vini commercializzate, dove i prodotti marchiati “Lafòa” raggiungono punte di qualità davvero invidiabili.