Regione | Toscana (Italia) |
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Anno fondazione | 1141 |
Ettari vitati | 240 |
Produzione annuale | 1.300.000 bt |
Indirizzo | Castello di Brolio, Località Madonna a Brolio, 53013 Gaiole In Chianti (SI) |
Enologo | Carlo Ferrini |
Ricasoli 1141 è una realtà produttiva che si alimenta di storia e autentica tradizione chiantigiana, configurandosi come una delle cantine più importanti di tutto l’areale del Chianti Classico. La tenuta si trova in località Madonna a Brolio, all’interno del territorio di Gaiole in Chianti, luogo in cui nel 1141 ebbe ufficialmente inizio il legame tra i Ricasoli e il Castello di Brolio, simbolo della tenuta, in quell’anno già in possesso della famiglia come attestato da testimonianze scritte. Nei secoli successivi, intuendo il grande potenziale viticolo della zona, vennero sviluppati i vigneti attorno alla tenuta mentre documenti riportano che già nel ‘600 la cantina esportava vini ad Amsterdam e in Inghilterra. Nel 1872 Bettino Ricasoli, imprenditore e politico soprannominato “Barone di ferro”, pubblicò la celeberrima “formula del Chianti”, che prevedeva l’assemblaggio del 70% di Sangiovese con un 20% di Canaiolo e un 10% di Malvasia del Chianti. Dal 1993 è il Barone Francesco Ricasoli a guidare la cantina, il quale ha avuto il merito da una parte di mantenere il legame con la tradizione e dall’altra di intraprendere innovativi studi pedologici e selezioni clonali del Sangiovese di Brolio.
La tenuta Ricasoli 1141 si estende su 1.200 ettari complessivi, di cui circa 240 dedicati alla vite, 26 a oliveti e la restante parte a boschi di querce e castagni. Protagonista del parco varietale non può che essere il Sangiovese, affiancato sia da altri vitigni autoctoni come il Colorino, la Malvasia del Chianti e il Trebbiano Toscano, sia da uve internazionali quali Merlot, Cabernet Sauvignon e Chardonnay. Le viti sono impiantate su terreni collinari ad altimetrie comprese tra i 220 e i 500 metri di altitudine con prevalenti esposizioni a sud e sud-ovest. I suoli variano fortemente a seconda del vigneto di riferimento, con distribuita presenza di arenarie, galestro e alberese. Allo scopo di esaltare le caratteristiche peculiari di ciascun appezzamento le vinificazioni sono parcellari e avvengono in vasche di acciaio inox, mentre per i conseguenti periodi di maturazione sono adottate botti di rovere di diversa capienza. Come da tradizione, per il Vin Santo il lunghissimo invecchiamento ha invece luogo in piccoli caratelli di rovere.
Nasce così la produzione della cantina Ricasoli 1141, una produzione fortemente territoriale che vede il Chianti Classico a guidare la gamma, interpretato in particolare attraverso i tre prestigiosi cru Gran Selezione di ‘Colledilà’, ‘Roncicone’ e Ceniprimo’.