Regione | Piemonte (Italia) |
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Anno fondazione | 1964 |
Ettari vitati | 3 |
Produzione annuale | 10.000 bt |
Indirizzo | Piazza Castello, 1 - 13045 Gattinara (VC) |
Enologo | Mauro Franchino |
Mauro Franchino è un vignaiolo d’altri tempi, un artigiano del vino schivo e appartato, disinteressato alle mode, ai riflettori mediatici e ai consensi della critica. La sua preoccupazione è quella di fare il vino buono ogni anno, coltivando la vite e producendo vino a Gattinara come si fa da sempre nel territorio. Per questo è rimasto sconosciuto al grande pubblico, imponendosi piano piano come un riferimento per gli appassionati del territorio del Nord Piemonte e per i wine lovers più esigenti, in cerca di espressioni fortemente territoriali.
Il vignaiolo Mauro Franchino coltiva piccoli appezzamenti di vigneto nelle sottozone Borelle, Guardia e Lurghe per un totale di appena 3 ettari vitati, tutti rigorosamente coltivati a Nebbiolo. Si tratta di vecchie vigne radicate su un terreno morenico a 450 metri di altitudine, custodite con tanta cura e sapienza contadina. La piccola cantina ha sede nel centro di Gattinara, all’interno di un antico edificio. Qui trovano posto tradizionali vasche di cemento, un’etichettatrice, un’imbottigliatrice semi-manuale e, in due stanze sotterranee, le vecchie botti di rovere da 25 hl. Le procedure di vinificazioni prevedono una macerazione sulle bucce che si protrae fino a 20 giorni e lunghissimi invecchiamenti in botte grande. Oggi Mauro è affiancato nei suo lavoro, che svolge da quando aveva 14 anni, dal nipote Alberti Raviciotti, a cui sta trasmettendo tutti i suoi segreti.
La produzione è minima e limitata, in grado di comunicare senza filtri le più schiette peculiarità del territorio. I vini di Mauro Franchino sono saporiti, minerali e di stampo tradizionalista; a volte schivi e introversi, danno il meglio di sé dopo anni di affinamento in bottiglia. Nascono da un approccio di totale fedeltà e dedizione al territorio e si concedono lentamente con profondità e pazienza, lontani dall’esuberanza focosa di stampo internazionale. Rappresentano oggi un emozionante ritorno al passato, da intraprendere e interpretare non in chiave nostalgica ma come appassionata riscoperta dei sapori autentici della tradizione. Sapori che pochi e bravi vignaioli fortemente radicati alla terra non hanno mai smesso di proporre, con la stessa dura e ostinata fatica di un tempo.