Regione | Piemonte (Italia) |
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Anno fondazione | 1985 |
Ettari vitati | 20 |
Produzione annuale | 150.000 bt |
Indirizzo | Via Santo Stefano Roero, 124 - Canale (CN) |
Enologo | Luca Rostagno e Gianfranco Cordero |
Quando nel 1985 Matteo Correggia ereditò la piccola realtà agricola di famiglia, il boom della viticoltura era ancora lontano e alla sinistra del fiume Tanaro si coltivavano frutta e ortaggi accanto alle viti, da cui si ricavavano vini destinati perlopiù a pochi intimi. Matteo era un giovane ed appassionato agricoltore che decise di credere al suo progetto a cui non vi avrebbe mai rinunciato per nulla al mondo: fare e produrre vini da ricordare. Non fu una scelta facile la sua, perché fare vini di qualità in una terra sottovalutata e incompresa sembrò ai più una velleitaria presunzione. La realtà era dura, i pregiudizi numerosi, ma Matteo non si fece mai scoraggiare da chi diceva che il Roero non poteva regalare grandi vini e da chi diffidava delle sue nuove tecniche in cantina. Se oggi il Roero è una realtà affermata nel panorama vitivinicolo mondiale, possiamo dire che molto del merito va proprio dato al coraggio di Matteo.
Oggi le redini della cantina sono tenute con mano ferma dalla moglie Ornella Costa e dal giovane figlio Giovanni, capaci di interpretare alla perfezione la filosofia di Matteo, portando avanti anche un percorso di conversione biologica certificata. In cantina la sperimentazione non si è mai fermata, grazie anche alla grande competenza dell’enologo Luca Rostagno, mentre in vigna si registrano viti vecchie anche fino ad 80 anni di età, lavoro esclusivamente manuale e suoli particolarmente sabbiosi, ricchi di fossili e sali minerali, curati fino all’ultimo dettaglio.
La gamma di vini di Correggia hanno tutti una elevata qualità e soprattutto forte personalità. Impossibile non consigliare il Roero Rosso Riserva “Roche d’Ampsej”. Una cantina che oggi è un simbolo indiscusso di amore, dedizione e passione per il proprio territorio. Semplicemente la cantina simbolo del Roero.