Regione | Veneto (Italia) |
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Anno fondazione | 2014 |
Ettari vitati | 2.5 |
Produzione annuale | 18.000 bt |
Indirizzo | Via Carbognini - 37030, Montecchia di Crosara (VR) |
Enologo | Andrea Fiorini Carbognin |
Andrea Fiorini Carbognin ha fondato la tenuta Garganuda nel 2014, con l’intento di produrre un vino che rispecchiasse in modo fedele il vitigno Garganega e le caratteristiche peculiari della zona di Soave. Questa zona storica del Veneto e famosa denominazione, secondo Andrea aveva smarrito la strada dell’autenticità per piegarsi a logiche commerciali, snaturando la sua antica vocazione e tradendo le sue nobili origini. Un progetto che voleva essere anche una sorta di ritorno al passato, per recuperare l’autenticità espressiva di un’importante uva autoctona e per valorizzare le peculiarità di un territorio altamente vocato e dalle caratteristiche uniche.
Il progetto ha visto la luce iniziando a recuperare le vecchie vigne di famiglia e in seguito ampliando la proprietà, acquistando alcune parcelle nella zona Classica di Soave e anche in Valpolicella, per produrre dei rossi. La zona di Soave ha una storia antichissima, che risale alla colonizzazione romana. L’area è costituita da colline caratterizzate da terre di origine vulcanica. In ere geologiche in cui la regione era coperta dal mare, si crearono fenomeni di eruzioni di lava basaltica, che hanno dato vita a un vasto complesso vulcanico. I resti di questa attività sono oggi visibili in suoli di sabbie e pietre laviche, molto ricchi di sostanze minerali, in cui la vite e in particolare il vitigno Garganega, affondano le radici e trovano tutti i nutrimenti necessari per crescere rigogliose. Il clima è mite e soleggiato, ideale per portare a maturazione uve di eccellente qualità.
La filosofia aziendale è stata subito orientata alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, con una coltivazione ispirata ai principi della biodinamica. In campagna la chimica è da sempre bandita e si utilizzano solamente rame, zolfo, cornosilice, cornoletame e altri preparati naturali biodinamici. I vigneti hanno un’età compresa tra i 30 e i 60 anni e sono lavorati a mano, dalla potatura alla vendemmia. Il desiderio di produrre un vino autentico, schietto e genuino guida anche tutte le operazioni di cantina. Le fermentazioni si svolgono in modo spontaneo, con utilizzo di soli lieviti indigeni e con il minimo intervento enologico, in modo che le caratteristiche varietali delle uve possano sempre restare in primo piano.