Regione | Castiglia e Leon (Spagna) |
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Anno fondazione | 1995 |
Ettari vitati | 4.5 |
Produzione annuale | 5000 bt |
Indirizzo | San Millán Alonso, 49 - 47350 Quintanilla de Onésimo, Valladolid Spain |
Dominio de Pingus figura come il celeberrimo e indiscusso capofila di quella congerie di cantine di livello assoluto che si sono affacciate nel gotha del vino mondiale soltanto negli ultimi 35 anni, dalla regione iberica della Ribera del Duero. Il nome della tenuta richiama il soprannome infantile del suo fondatore, l’ingegnere danese Peter Sissek, che giunse sulle sponde del fiume nel 1990 con l’incarico di soprintendere alla qualifica di un progetto enologico di nome Hacienda Monasterio. Impressionato dalla visita mozzafiato di alcune vigne vecchissime di Tempranillo, decide in realtà di mettersi alacremente in gioco in prima persona e già nel 1995 è in grado di sfornare le prime bottiglie di Pingus. Nel 1996, messo come intruso in un blind tasting a Bordeaux, seduce nientemeno che Robert Parker e l’anno successivo la leggenda spicca il volo: la nave che trasportava l’intera assegnazione per gli Stati Uniti affonda al largo delle Azzorre, rendendo il vino ancora più raro e portando le quotazioni alle stelle.
Dominio de Pingus risiede all’interno di un territorio che definire estremo non è una esagerazione: la Ribera del Duero si estende nella Spagna centro-settentrionale, sugli altipiani ad est di Valladolid che raggiungono gli 800 metri di quota, come le temperature di 40 gradi centigradi in estate e 18 sotto zero in inverno. Il vigneto occupa complessivamente una superficie di soli 5 ettari nell’areale del villaggio di La Horra, diviso in tre differenti parcelle: San Cristobal, 1,2 ettari con viti di 70 anni, e poco più di 3,5 ettari adiacenti a Parroso, di cui 2,5 ettari sono rappresentati da viti di 60 anni. La varietà coltivata è unicamente il Tinto Fino, nome locale per il Tempranillo, a partire dal 2000 allevato secondo i principi della biodinamica, su suoli variegati che vanno dall’argilloso al calcareo puro.
La modesta cantina del Dominio de Pingus situa ad una cinquantina di chilometri dalle vigne, nel centro di Quintanilla de Onésimo, dove le vinificazioni sono condotte nel modo più possibile rispettoso della natura. Le fermentazioni contemplano l’utilizzo dei soli lieviti indigeni e hanno luogo sia in vasche d’acciaio che in tini di legno, mentre la malo-lattica e gli affinamenti si svolgono normalmente in barrique di rovere. Non si ricorre a filtrazioni, chiarificazioni o stabilizzazioni tramite coadiuvanti enologici. L’espressione del terroir si riflette nella realizzazione di quattro diverse etichette: Pingus, Flor de Pingus, Amelia e PSI, progetto in collaborazione con alcuni viticoltori locali per sensibilizzarli verso pratiche sostenibili e vinificazioni maggiormente qualitative.