Regione | Colchagua Valley (Cile) |
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Ettari vitati | 33 |
Indirizzo | H-82, Pichidegua, O'Higgins, Chile |
Clos de Luz è una prestigiosa tenuta cilena che produce una gamma di ottimi vini. Si tratta di una storica realtà di carattere artigianale, fondata nel lontano 1892 e gestita da ben cinque generazioni dalla famiglia Edwards Cosmelli. La cantina produce volutamente un numero limitato di bottiglie per salvaguardare la qualità dei vini e in particolare del Carménère, antico vitigno francese, spesso in passato confuso con il Cabernet Franc, che in Cile ha trovato una seconda patria, tanto da diventare il rosso simbolo del Paese. Grazie alle favorevoli condizioni pedoclimatiche locali, il Carménère regala vini di eccellente livello qualitativo, intensi, ricchi, eleganti e complessi, che possiedono anche un buon potenziale d’invecchiamento.
La tenuta si trova nell’area settentrionale del Cile. La Valle de Almahue è situata 150 chilometri a sud di Santiago, a 65 chilometri dall’oceano Pacifico e a 45 dalle alte montagne della Cordigliera delle Ande. Si tratta di una delle aree più vocate in assoluto del Paese, a sud delle famose Valli di Cachapoal e Rapel e a nord di quelle di Colchagua e Curicó. I vigneti si estendono complessivamente su una superficie di 33 ettari. Il clima è mite e temperato, molto soleggiato e sempre ventilato. Gode di un doppio influsso, oceanico e continentale, caratterizzato dalle brezze che risalgono dalla costa del Pacifico e dalle correnti di aria fredda che scendono dalle vette delle Ande.
La tenuta può contare su un parco vigne di straordinario valore. La maggior parte dei vigneti sono stati piantati nel 1945. La Valle di Almahue, infatti, è una delle più antiche regioni vitivinicole del Cile, già coltivata ai tempi della colonizzazione dei Conquistadores spagnoli. Si tratta anche della vera e propria culla del Carménère. Tutte le vigne sono il frutto di una selezione massale operata scegliendo le migliori vecchie piante, con l’antico metodo della propagazione per talea, ovvero interrando un lungo tralcio e tagliandolo dalla pianta madre quando ha sviluppato le sue radici. Nessuna nuova vite viene innestata o piantata utilizzando cloni provenienti da vivai, in modo ma mantenere perpetuare la naturale biodiversità genetica del vigneto originario e la sua identità, che si traduce poi in vini dalla personalità unica.