Regione | Piemonte (Italia) |
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Anno fondazione | 1900 |
Ettari vitati | 10 |
Produzione annuale | 46.000 bt |
Indirizzo | Via Santa Croce, 23 - 12055 Diano d'Alba (CN) |
Enologo | Sergio Molino |
Fondata nel 1900 a Diano d’Alba, nelle Langhe, la cantina Alario Claudio si è affermata nel corso della sua storia per l’esemplare territorialità dei propri vini, realizzati attraverso uno stile abile nell’unire tradizione e modernità. Questa realtà a conduzione famigliare è gestita quasi 40 anni da Claudio Alario, il primo della famiglia, nel 1988, a cominciare a imbottigliare e commercializzare i vini sotto la propria etichetta. Oggi il produttore è affiancato dal figlio Matteo mentre per la conduzione enologica la famiglia si affida al consulente Sergio Molino, grande conoscitore del territorio.
La tenuta di Claudio Alario dispone di 10 ettari vitati, riservati alle tradizionali varietà langarole Dolcetto, Nebbiolo e Barbera e gestiti applicando i principi della lotta integrata, metodo di conduzione mirato a minimizzare il ricorso a trattamenti fitosanitari. I vigneti sono distribuiti tra i comuni di Diano d’Alba, Serralunga d’Alba e Verduno, territori di fama barolista e, nel caso di Diano d’Alba, vocati anche alla produzione di grandi Dolcetto. I suoli sono di matrice argilloso-calcarea mentre l’età dei ceppi va dai 20 fino ai 50 anni, presupposti che favoriscono l’alto livello qualitativo dei grappoli assieme alle base rese in uva per ettaro. L’approccio enologico è basato su fermentazioni in vasche di acciaio inox a temperatura controllata e conseguenti invecchiamenti in botti grandi e barrique di rovere francese, in parte nuove e in parte di più passaggi. Fanno eccezione alcuni rossi di maggiore immediatezza che restano invece a maturare in acciaio, in modo tale da preservare al massimo il loro carattere fresco e giovanile.
La produzione della cantina Alario Claudio comprende unicamente espressioni rossiste monovarietali, con il Dolcetto di Diano d’Alba a configurarsi come l’etichetta più rappresentativa, affiancato da Barolo, Barbera d’Alba e Nebbiolo d’Alba. Assaggiando i vini degli Alario si percepisce la voglia di innovare e il legame con la tradizione che da sempre accompagnano la filosofia produttiva della famiglia e che hanno contribuito all’affermazione della tenuta a livello nazionale e internazionale.