Regione | Regione Champagne (Francia) |
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Anno fondazione | 1878 |
Ettari vitati | 11 |
Indirizzo | 37-39 Grande Rue, 51220 Merfy |
Enologo | Alexandre Chatogne |
Chartogne-Taillet è una storica Maison di Merfy. Il Domaine si trova a nord-ovest di Reims, in un’area in cui fin dal VII secolo i vigneron si dedicarono alla coltivazione della vigna, grazie all’eredità lasciata dai monaci benedettini dell’Abbazia di Saint Thierry, che diffusero la cultura della vite tra la popolazione locale. Nel corso dei secoli, generazione dopo generazione, i monaci benedettini e i viticoltori di Merfy hanno modellato uno splendido paesaggio vitato che ancora oggi disegna il territorio. Un paziente lavoro, che ha consentito di conoscere in profondità le caratteristiche di queste terre e di differenziare e isolare le singole parcelle, creando quel mosaico qualitativo di vigne, che rappresenta uno dei tesori più preziosi della regione della Champagne.
La conoscenza geologica e microclimatica di ogni singolo vigneto, ha consentito di creare una prima mappa dell’area, caratterizzata dai toponimi locali, che poi si sono trasformati in veri e propri lieu dit catastali, in grado di identificare le differenti parcelle. La famiglia Chartogne-Taillet è presente in queste terre dalla fine del XV secolo. Nel 1700 Fiacre Taillet scrisse le memorie della sua vita di vigneron e gli avvenimenti principali del suo paese, che testimoniano un forte radicamento al territorio di Merfy. Ancora oggi la Maison Chartogne-Taillet si sente legate a questa storia e a un periodo in cui il lavoro del vigneron era segnato da un lavoro manuale e quotidiano in vigna, senza alcun aiuto di macchinari, ma eventualmente solo di cavalli. Un rapporto diretto con la natura basato sull’esperienza e sulla conoscenza tramandata da una generazione all’altra, con l’unico obiettivo di preservare un ricco e prezioso savoir-faire.
Le nuove generazioni della famiglia Chartogne-Taillet di sentono parte di questa storia e garanti della trasmissione delle più antiche tradizioni, per restare fedeli al proprio territorio. I metodi seguiti per piantare i vigneti, le tecniche di potatura e di coltivazione si rifanno agli antichi insegnamenti del passato. L’esperienza dei monaci benedettini rivive ancora oggi nei gesti quotidiani, che uniscono le antiche consuetudini e le moderne conoscenze, due visioni che spesso non sono in contrasto, ma trovano un orizzonte comune nel rispetto dell’ambiente e della vitalità naturale dei suoli. Le vigne sono condotte secondo principi di sostenibilità, con l’obiettivo di produrre uve genuine, che si traducono in Champagne di straordinaria purezza, fedeli interpreti del terroir di Merfy.