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Castellare di Castellina

Una storica cantina del Chianti Classico: grande competenza e attaccamento al territorio
Regione Toscana (Italia)
Anno fondazione 1979
Ettari vitati 30
Produzione annuale 250.000 bt
Indirizzo Castellare di Castellina, Località Caselle, SP130 - 53011 Castellina in Chianti (SI)
Enologo Alessandro Cellai
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A Castellina in Chianti, nel cuore del Chianti Classico, fin dalla sua nascita la celebre realtà viticola Castellare di Castellina ha avuto un ruolo attivo nel cosiddetto “Rinascimento del vino italiano”, adottando uno stile moderno ma radicato nel territorio. La cantina nasce nel 1979 dall’unione dei poderi Castellare, Caselle, San Niccolò e Le Case attuata da Paolo Panerai, il quale puntò fin da subito sui vitigni storici della denominazione e su tecniche antiche come il governo all’uso toscano. A questo tradizionalismo, egli associò l’introduzione delle barrique grazie ai consigli del celeberrimo enologo Emile Peynaud, riconosciuto come il padre dell’enologia moderna a Bordeaux.

Degli 80 ettari di proprietà della tenuta, 33 sono destinati alla viticoltura e 20 all’olivicoltura. I filari percorrono le colline di un anfiteatro naturale, esposto a sud-est con un’altitudine media di 370 metri sul livello del mare. I ceppi, di età compresa tra i 7 e i 50 anni, beneficiano del suolo ricco di marne calcaree e galestro e sono coltivati escludendo l’impiego di prodotti chimici di sintesi. Oltre al Sangiovese, localmente chiamato Sangioveto, uva d’elezione del territorio del Chianti, i vitigni allevati dalla cantina comprendono gli autoctoni Canaiolo, Colorino, Malvasia Nera, Ciliegiolo, Trebbiano Toscano e Malvasia del Chianti, nonché le varietà internazionali Merlot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay e Sauvignon Blanc. Per le vinificazioni e gli invecchiamenti dei vini sono utilizzate diverse tipologie di contenitori, quali cemento vetrificato, acciaio e piccole botti di rovere.

‘I Sodi di San Niccolò’ è senza alcun dubbio la bottiglia più pregiata e iconica, quella che più di tutte ha condotto la cantina nell’Olimpo dell’enologia toscana, rendendola celebre a livello nazionale e internazionale. Si tratta di un’espressione di Sangiovese, a cui è aggiunta una piccola percentuale di Malvasia Nera, che rivela l’indole più raffinata del territorio. A testimoniare la visione produttiva ecologica di Castellare di Castellina, in ogni annata sulle etichette sono raffigurati differenti uccelli in via di estinzione anche a causa dell’uso sconsiderato di diserbanti e fitofarmaci nei vigneti.

"Raffinatezza, eleganza e territorialità. Questo è il tripode sul quale poggia l'azienda di Paolo Panerai, che grazie alla collaborazione con l'enologo Alessandro Cellai è stato capace di interpretare con rigore e personalità uno dei territori simbolo del chianti classico e della produzione di vini italiani di gran pregio a livello mondiale"

Guida Bibenda 2016
I vini di Castellare di Castellina
3 -@@-1-Gambero Rosso
96 -@@-5-Veronelli
5 -@@-3-Bibenda
96 -@@-11-Luca Maroni
199,00 
3 -@@-1-Gambero Rosso
96 -@@-5-Veronelli
5 -@@-3-Bibenda
96 -@@-11-Luca Maroni
88,50 
32,00 
4 -@@-3-Bibenda
92 -@@-9-James Suckling
92 -@@-11-Luca Maroni
2 -@@-1-Gambero Rosso
28,00 
92 -@@-5-Veronelli
93 -@@-9-James Suckling
3 -@@-2-Vitae AIS
93 -@@-8-Wine Spectator
39,90 
96 -@@-5-Veronelli
96 -@@-9-James Suckling
5 -@@-3-Bibenda
96 -@@-11-Luca Maroni
205,00 
101,40 € 84,00 
Promo
88 -@@-7-Robert Parker
4 -@@-3-Bibenda
2 -@@-1-Gambero Rosso
89 -@@-9-James Suckling
16,90 
94 -@@-5-Veronelli
93 -@@-8-Wine Spectator
31,50