Regione | Sicilia (Italia) |
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Anno fondazione | 1988 |
Ettari vitati | 30 |
Produzione annuale | 210.000 bt |
Indirizzo | Via Giuseppe Garibaldi, 361 - 95029 Viagrande (CT) |
Enologo | Enzo Calì |
La realtà vitivinicola Benanti rappresenta una perla enologica etnea, uno dei nomi che ha più contribuito alla valorizzazione di questo vulcanico areale siculo contribuendo fin da epoca remota alla sua evoluzione. La fondazione ufficiale della tenuta risale al 1988, quando Giuseppe Benanti decise di elevare l’attività viticola iniziata dall’omonimo nonno alla fine dell’800 con l’obiettivo di raggiungere standard qualitativi eccellenti. Egli diede così gli albori all’odierna cantina a Viagrande, sul versante sud-est del vulcano, con il nome di Tenuta di Castiglione, configurandosi come un precursore della viticoltura etnea contemporanea. Qualche anno più tardi la tenuta prese il nome di famiglia e oggi alla guida si trovano Antonio e Salvino Benanti, ennesima generazione impegnata nella diffusione dell’eccellenza enologica etnea nel mondo.
I 30 ettari vitati su cui si estende la cantina Benanti sono radicati su suoli sabbiosi di origine vulcanica, dedicati ai vitigni-simbolo dell’Etna: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante. Queste varietà sono allevate secondo una viticoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente e della biodiversità, e beneficiano del singolare microclima della zona, influenzato dalle brezze marine e dalle elevate altitudini, che sfiorano anche i 1.000 metri sul livello del mare. Per preservare l’incredibile patrimonio vitivinicolo di questo territorio si presta una cura scrupolosa in ogni fase del processo di lavorazione, fin dalla raccolta dei grappoli che è eseguita a mano con rese contenute. Le fermentazioni si verificano grazie all’ausilio di lieviti autoctoni selezionati in vigna e i conseguenti periodi di maturazione hanno luogo per lo più in acciaio sulle fecce fini per i bianchi e in botti di legno di diversa capacità per i rossi.
Negli anni, la produzione della cantina Benanti ha offerto molte espressioni che sono divenute simbolo dell’eleganza e della classe dei vini dell’Etna, abili nel rispecchiare il carattere e le sfumature della contrada di provenienza. Tra queste, l’Etna Bianco Superiore ‘Pietra Marina’ può essere annoverato tra i bianchi più iconici e apprezzati del panorama enologico del Sud Italia. Questa bottiglia è elaborata con le uve provenienti dal piccolo comune di Milo, l’unico che può fregiarsi della dicitura “Superiore”, spiccatamente vocato per la coltivazione del Carricante.