Regione | Lombardia (Italia) |
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Anno fondazione | 2011 |
Ettari vitati | 11 |
Produzione annuale | 80.000 bt |
Indirizzo | Via Galileo Galilei, 44 - 25046 Cazzago San Martino (BS) |
1701 Franciacorta è una giovane realtà del territorio, nata nel 2011 con l’acquisizione della tenuta agricola della famiglia Conti Bettoni Cazzago. Il nome della cantina deriva proprio dalla prima annata di produzione di un vino con le uve delle vigne del brolo storico della proprietà, un piccolo vigneto cinto da mura dell’XI secolo, testimonianza delle antiche radici della viticoltura franciacortina. Ancora oggi, proprio dalle vigne del brolo, nasce il prestigioso Blanc de Noirs, punta di diamante della produzione. La storia del vino in Franciacorta affonda le radici nei secoli passati e fin dal XVI secolo la zona produceva vini fermi. Una tradizione che è rimasta viva fino al secondo dopoguerra, quando l’area ha vissuto una vera e propria rivoluzione, con la conversione alla produzione quasi esclusiva di Metodo Classico di alta qualità.
Il territorio della Franciacorta è costituito da un anfiteatro d’origine morenica, generato da un grande ghiacciaio alpino, che ha lasciato come eredità un’area di dolci rilievi collinari, costituiti da terre ricche di ciottoli, ghiaie, sabbia e limo. I suoli sono poveri, molto drenanti e ricchi di sostanze minerali utili per il sostentamento della vite. La vicinanza del lago d’Iseo contribuisce a mitigare il clima dell’area, scongiurando il pericolo di gelate primaverili. La tenuta 1701 Franciacorta si trova nei pressi di Cazzago San Martino, una delle zone storicamente più vocate del territorio. I vigneti coprono complessivamente 11 ettari, di cui 8 destinati alla coltivazione dello Chardonnay e 3 del Pinot Nero. La proprietà è divisa in diverse parcelle, che sono gestite e vinificate separatamente, in modo da poter metterne in luce le caratteristiche peculiari di ciascuna ed avere la massima possibilità di scelta al momento della creazione della cuvée.
In campagna sono state abolite tutte le sostanze chimiche e la gestione delle vigne segue i principi dell’agricoltura biologica con certificazione ottenuta nel 2015 a cui è seguita quella biodinamica nel 2016. Una decisione rispettosa dell’ambiente, realizzata per favorire lo sviluppo di un ecosistema equilibrato e ricco di biodiversità, che consenta di produrre vini sani e genuini. La cantina fa inoltre parte dell’associazione biodinamica “Renaissance des Appelations” creata da Nicolas Joly e di “Vi.Te - Vignaioli e Territori”. L’utilizzo delle pratiche della biodinamica ha consentito di migliorare la vitalità e la fertilità naturale dei suoli, attraverso la cura dell’humus. In cantina si pratica un’enologia leggera, con vinificazioni delicate e realizzate con il minimo intervento enologico. Non si utilizzano processi di chiarifica o filtrazione e ai vini non viene aggiunto zucchero o liquer in fase di sboccatura, in modo da preservarne la purezza naturale.