Il Brunello di Montalcino Riserva di Biondi Santi è un vino di straordinaria importanza e complessità, prodotto solo nelle annate memorabili e maturato per almeno 36 mesi in botte grande. Si impone nel panorama enologico mondiale per profondità, ampiezza ed eleganza
Il Brunello Riserva "Il Greppo" è un autentico emblema di Montalcino, un vino che ha fatto la storia della denominazione in virtù della sua austerità, classe e capacità di instaurare col tempo un rapporto dialettico. Pochi nomi entrano a far parte della leggenda di un luogo come quello della famiglia Biondi Santi, che più di due secoli fa iniziò a vinificare il Sangiovese in uno dei territori più vocati per la sua produzione. Passione ed una conoscenza maniacale di vitigni e terreni, oltre che una rara sensibilità, hanno permesso a Ferruccio Biondi Santi con l'arrivo della fillossera a metà 800 di selezionare un clone di Sangiovese che desse vita a liquidi pressoché immortali. E poi in successione Tancredi e Franco, volti e persone che hanno contribuito a definire il disciplinare di un vino che oggi è sinonimo di prestigio e in molti casi di eccellenza. La cantina continua a seguire pratiche di vinificazione tradizionali, per preservare la tipicità che è da sempre un dettame fondamentale.
La Riserva "Il Greppo" viene prodotta interamente da viti di Sangiovese Grosso con più di 25 anni di età e solo in annate ritenute eccezionali. Dopo una accurata cernita dei grappoli, le uve vengono portate in cantina dove verrà avviata la fermentazione che avviene in botti grandi di rovere di Slavonia a temperatura controllata. L'affinamento segue le pratiche tradizionali, e dura circa 36 mesi anch'esso in botti medio-grandi di rovere. Dopo un ulteriore riposo di qualche mese in vetro il vino è pronto per essere commercializzato. Solo 10.000 bottiglie, per questa riserva che, a testimonianza della sua longevità, è stata aperta in alcuni casi anche cinquant'anni dopo la vendemmia mostrandosi perfettamente integra.
"Il Greppo" Brunello si presenta nel calice con colore rubino luminoso, di grande vivacità. Appena portato al naso rivela subito la sua compatta austerità, ed ha bisogno di essere sollecitato per allontanare l'iniziale ritrosia. Un attimo di tempo e il liquido comincia a tratteggiare gradualmente un ritratto di Montalcino in autunno, dove si stagliano la ciliegia matura, il tabacco ed una componente terrosa affascinante e perfettamente integrata. L'assaggio è difficile da definire per come riesce a far convivere potenza e finezza. Parte in progressione, entrando quasi in punta di piedi fino a prendere possesso del palato e distendersi in una persistenza chilometrica. Cavallo di razza purissima, può ridefinire il concetto di fuoriclasse. Imperdibile.
Rosso granato intenso con riflessi brillanti
Complesso e profondo, con nuance di rosa appassita, frutti di bosco e sfumature speziate e balsamiche
Pieno ed elegante, molto ampio, di buon tannino e vivace freschezza