"Ansonaco" è un vino bianco dell'Isola del Giglio che macera per due settimane sulle bucce, esibendo una bellissima veste color arancio velato. Viene ottenuto da viti al alberello basso di Ansonaco disposte su ripidi terrazzamenti che cadono dritti verso il mare. Il naso è un quadro bucolico dell'isola: arance amare, ventate di mare, erbe mediterranee e note affumicate. Il corpo è ricco, polposo e salato, caratterizzato da una freschezza rustica e un'avvolgente dotazione alcolica.
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L'Ansonaco di Vigneto Altura è un vero e proprio compendio in forma liquida dell'Isola del Giglio, emozionante spremuta di frutto, sole e macchia. Non c'è appassionato di liquidi artigianali che non sia innamorato dei vini di Francesco Carfagna e il motivo è molto semplice, ovvero che riescono a restituire come pochi altri la loro terra d'origine, in modo diretto e spontaneo. Francesco, che ha rischiato anche la prigione pur di non uniformarsi a norme che gli vietavano di pulire le sterpaglie, è sicuramente uno dei volti più rassicuranti nel mondo del vino artigianale, per il suo modo di parlare aperto e senza dietrologie. Tutte le vigne crescono ovviamente senza l'utilizzo di nessuna sostanza che non sia un pò di rame e zolfo ed in cantina si prosegue in modo altrettanto spontaneo. Liquidi poliedrici, che gli amanti o semplicemente i più curiosi, non possono lasciarsi sfuggire.
L’Ansonaco di Carfagna è ottenuto da uve in purezza dell'omonimo vitigno, coltivate senza scorciatoie enologiche e provenienti da viti ad alberello di 15 anni di età che poggiano su terreni su suoli sabbiosi e ricchi di pietra, e sono rivolti verso il mare. La cernita avviene rigorosamente a mano, mentre fermentazione alcolica e malolattica avvengono spontaneamente a temperatura di cantina in botti d'acciaio da 5/10 Hl con macerazione sulle bucce. Il liquido affina alcuni mesi in acciaio e viene imbottigliato senza subire filtrazioni.
Il vino Ansonaco si palesa nel calice con un ammaliante veste aranciata, che vira verso l'ambrato. Il naso è un suggestivo ritratto dell'isola, emozionante per varietà di sfumature e definizione. La macchia spontanea, il mare, le note affumicate, la frutta matura: il tutto raccontato con una schiettezza e una semplicità quasi disarmante. Sorso ricco, dove una polpa, quasi da mordere, è bilanciata da un apporto salino che riporta, ancora una volta, al suo luogo d'origine. Viaggio senza ritorno.
Aranciato velato con striature ambrate
Intenso e ricco, con note di erbe aromatiche, macchia mediterranea, zagara, arancia rossa, ventate di mare e leggere sensazioni di pepe bianco
Mediterraneo, carnoso e materico, dotato di intense note marine e salmastre