Il "San Leto Etichetta Blu" della cantina Ricci nasce da uve Timorasso che provengono esclusivamente da vigne vecchie di proprietà, i cru di Daniele! Dopo 3 giorni di macerazione sulle bucce, sosterà per 12 mesi in vasche di acciaio per poi riposare per almeno 24 mesi in bottiglia. Un succo intenso, carnoso e sorprendente dove le erbe aromatiche lasciano spazio a tocchi fumè, dando origine a un sorso pieno, sofisticato e di interminabile piacevolezza.
Il “San Leto Etichetta Blu” è il primogenito di Daniele Ricci, padre della cantina che porta il suo nome a Costa Vescovado. Irriverente, ostinato, meticoloso e rivoluzionario: questo Timorasso in purezza riflette l’indole del vignaiolo che l’ha prodotto. Daniele non smette di creare, sperimentare e sorprendere, presentando vendemmia dopo vendemmia, interpretazioni sempre innovative, radicali e fuori controllo di questo vitigno principe dei Colli Tortonesi.
San Leto è il nome della vecchia vigna di Daniele, il suo personale e faraonico Cru. Un territorio di confine - geograficamente piemontese, ma paesaggisticamente ligure - ambivalente, silenzioso, lontano dai riflettori, incontaminato: qui sorge la cantina Ricci. I suoli ricchi di marne tortoniane possono fare invidia ai conterranei langaroli, regalando ai vini naturale finezza e un interessante potenziale evolutivo. La pura eccezionalità della terra, unita alla mano delicata, coraggiosa e fantasiosa di Daniele, che tocca senza snaturare, danno vita a questo liquido cangiante, austero e insieme carezzevole.
Il Timorasso “San Leto Etichetta Blu”, dopo una sosta di 3 giorni sulle bucce, viene vinificato in serbatoi di acciaio, dove il mosto sosterà per 12 mesi sulle fecce fini, senza l’aggiunta di lieviti selezionati e senza controllo della temperatura, lasciando che sia la Natura e nessun altro a vigilare sul lento scorrere del tempo. Una volta imbottigliato, senza chiarifiche nè filtrazioni, viene “dimenticato” per almeno due anni in cantina. Perché doverlo aspettare così a lungo? Solo al momento dell’assaggio si comprende quanto ne valga realmente la pena; l’anima del succo è alsaziana, intensa e vigorosa, con sorprendenti tonalità fumè e un rinfrescante contorno erbaceo. All’assaggio è carnoso e polposo, sofisticato e rinfrescante, piacevole e persistente. Un Timorasso da incontrare, abbracciare e di cui serbare il ricordo, consapevoli del fatto che il prossimo sorso sarà inevitabilmente e mutevolmente diverso.
Giallo paglierino con trame dorate
Erbe aromatiche e cenni vegetali in progressione e tonalità fumè
Pieno, gustoso e carnoso con una beva piacevole e lunghissima