Regione | Toscana (Italia) |
---|---|
Anno fondazione | 2000 |
Produzione annuale | 7.000 bt |
Indirizzo | Azienda Agricola Macea, Località Macea - 55023 Borgo a Mazzano (LU) |
La cantina Macea è una piccola realtà agricola incastonata nella Valle del Serchio, compresa tra le dolci catene montuose delle Alpi Apuane e l’Appennino Tosco-Emiliano. Il nome della proprietà deriva da una località di Borgo a Mazzano, un piccolo paese situato sulle alte colline a nord di Lucca, quasi al confine con l’Emilia, dove la famiglia Barsanti ha trovato un equilibrio unico con la natura circostante e coltiva la terra de decenni con impegno e passione. In questo piccolo territorio, letteralmente strappato dalla montagna, caratterizzato da forti pendenze e clima rigido e inospitale, la famiglia accudisce una piccola vigna.
Il padre Mauro fu il primo a credere nella potenzialità di questo “luogo speciale”, al punto da ritagliarsi un suo piccolo orticello e un piccolo vigneto per produrre vino destinato all’autoconsumo. Le uve non sono facili da allevare, richiedono tempo per maturare e il clima non aiuta sicuramente. Dopo la morte del padre, Cipriano decide di iniziare a commercializzare il vino prodotto in precedenza dal padre. Fonda dunque l’azienda agricola Macea nel 2000 e pianta poco più di un ettaro e mezzo di Pinot Nero, Sauvignon e Pinot Grigio, tra i vecchi filari di più di 50 anni d’età che danno alla luce diverse varietà di uve, alcune ancora oggi sconosciute. I terreni vitati sono organizzati su due colline diverse, con differenti suoli: il primo, che ospita Sauvignon e Pinot Nero, è ricco di galestro, mentre il secondo, popolato da Pinot Grigio e altre vigne, ha una conformazione sassosa e sabbiosa.
L’idea su cui si basa la cantina Macea è di salvaguardare le antiche varietà locali e rispettare la rigogliosa natura locale. Nel 2003 decidono di seguire i dettami dell’agricoltura biodinamica, avvalendosi soltanto delle proprie mani, senza utilizzo di mezzi meccanici o trattori. Anche nella piccola e “selvaggia” cantina, il prodotto è seguito con una cura naturale: la vinificazione è spontanea, realizzata da lieviti indigeni, in assenza di processi invasivi, come filtrazioni o aggiunta massiva di solfiti. I risultati parlano chiaro: vini schietti e sinceri, che raccontano con una semplicità genuina quel piccolo giardino naturale della Toscana.