Regione | Piemonte (Italia) |
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Anno fondazione | 1880 |
Ettari vitati | 40 |
Produzione annuale | 240.000 bt |
Indirizzo | Via G.Piumati, 23 - 12042 Bra (Cn) |
Enologo | Matteo Ascheri |
Con una storia lunga due secoli, la cantina langarola Ascheri si pone un solo grande obiettivo: realizzare vini che rispecchino tanto le caratteristiche del vitigno e del vigneto di provenienza quanto lo spirito produttivo che si nasconde dietro la bottiglia. Tutto ebbe inizio nei primi dell’800 nel comune di La Morra, in località Ascheri, dove l’omonima famiglia avviò la produzione di vino ideando inoltre una tecnica di palizzatura delle piante assai innovativa per l’epoca, che divenne nota con il nome di “metodo Ascheri”. Nel 1880 le Cantine Ascheri vennero trasferite nel comune di Bra, che a quel tempo rappresentava un importante centro di diffusione del Barolo. Nel corso dei decenni successivi, fino ai giorni nostri, la tenuta andò incontro a un costante ampliamento del parco vigneti e a una progressiva ulteriore valorizzazione della propria produzione. Oggi a portare avanti la tradizione di famiglia è Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Tutela del Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani.
I vigneti della tenuta Ascheri sono distribuiti su diversi poderi dislocati tra i nobili areali delle Langhe e del Roero. Al primo territorio appartengono il Podere di Serralunga d’Alba, caratterizzato da altitudini comprese tra i 280 e i 350 metri di quota e da terreni marnoso-siltosi con presenza di arenaria e calcare, e il Podere di La Morra e Verduno, con i suoi suoli di marne argillose e calcaree e le altitudini di 310-370 metri sul livello del mare. Nel Roero si trova invece il Podere di Bra, dove si ritrovano suoli di origine marina ricchi di sabbia, ghiaia, marne e calcare, collocati a 265-305 metri di altitudine. I vitigni coltivati sono principalmente quelli tradizionali del Basso Piemonte, vale a dire Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Pelaverga, Arneis, Cortese e Moscato, mentre l’approccio enologico adottato da Matteo Ascheri punta a limitare al massimo l’utilizzo della tecnologia, dei legni e di qualsiasi additivo, valorizzando in tal modo lo stile della cantina e il carattere del territorio.
La produzione firmata Ascheri riesce a coniugare in chiave vincente tradizione e innovazione, sempre nel rispetto più assoluto dell’identità dei vini del Basso Piemonte, in particolare dei Barolo, etichetta di punta della selezione.