“Garganuda” è un bianco che prende il nome dall'omonima cantina di Soave, una delle prime realtà artigianali dell’area. La ricetta prevede attenzione in vigna, niente solfiti in cantina e lieviti indigeni. Una vivace espressione delle tipicità della zona! Note di frutta e fiori bianchi incontrano gli accenni di petricore, il piacevole aroma di una giornata di pioggia: un profilo affascinante! Al palato è intensamente fresco e sapido, di grande equilibrio grazie a moderato calore e struttura che bilanciano il sorso. Un vino che merita l’attesa, sarà una sicura sorpresa dopo qualche anno in cantina!
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Il vino bianco ‘Garganuda’ della cantina veneta artigianale Garganuda rappresenta un’espressione fresca, tesa e vibrante che nasce dal sogno di Andrea Fiorini Carbognin, vignaiolo alla guida di Garganuda. Andrea ha trovato nell’amico e maestro Stefano Menti, produttore della zona di Gambellara, una figura chiave che l’ha avvicinato a una visione sostenibile e pura del modo di fare vino, incoraggiandolo quando ha iniziato a coltivare un piccolo appezzamento di Garganega lasciatogli dallo zio Adelino. In campo, le lavorazioni vengono effettuate interamente a mano e il ricorso a prodotti chimici di sintesi è severamente bandito, mentre in cantina vige la spontaneità e il non interventismo enologico. Il ‘Madre’ si configura come l’etichetta di punta di Garganuda, la bottiglia che rispecchia l’idea del vino di Andrea.
Garganuda deriva da una sola varietà a bacca bianca coltivata su terreni di origine vulcanica ricchi di basalto ed elementi minerali. Le piante, aventi un’età compresa tra i 30 e i 40 anni, sono allevate a regime biologico certificato integrato da pratiche di biodinamica. Una volta che gli acini hanno raggiunto lo stadio di maturazione ideale si procede con la vendemmia manuale e la vinificazione in bianco attraverso fermentazione alcolica spontanea in vasche di cemento per intervento dei soli lieviti indigeni. Lungo l’intero processo produttivo è poi escluso il ricorso a operazioni di chiarifica o filtrazione e il vino viene infine imbottigliato con il tappo a vite.
Il colore del Garganuda è giallo paglierino intenso dai riflessi luminosi. Il bouquet aromatico evoca piacevoli profumi di albicocca, mela e gelsomino che si fondono con suggestioni minerali di pietra bagnata e iodio. Sapido, fragrante e molto fresco lo sviluppo gustativo, di moderata struttura e dal finale intenso e scorrevole.
Giallo paglierino luminoso
Fresco e scattante, fragrante e dalla matrice minerale
Frutta a polpa bianca, gelsomino, pesca e mandorla