Region | Porto (Portogallo) |
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Foundation Year | 2001 |
Vineyard hectares | 3.5 |
Address | Quinta da Palmirinha, Lixa, Portugal |
Fernando Paiva è la figura al timone di Quinta da Palmirinha, una delle pochissime realtà viticole portoghesi che possono fregiarsi della certificazione biodinamica, ottenuta nel 2007. Infatti, Fernando rappresenta uno dei pionieri dell’agricoltura biodinamica in Portogallo, fedele promotore di una filosofia produttiva pura e genuina, sinceramente artigianale. Un professore di Storia in pensione che, una volta ritiratosi, ha deciso di dedicare la sua vita alla viticoltura, puntando sulle varietà autoctone con l’obiettivo di esprimere l’essenza del terroir, rispettando al contempo l’ambiente e il territorio. La tenuta Quinta da Palmirinha è stata fondata nel 2001 vicino alla città di Amarante, nella storica regione viticola di Minho, patria del celebre Vinho Verde, dove la famiglia di Fernando ha sempre posseduto dei vigneti.
Quinta da Palmirinha può contare su poco più di 3 ettari vitati, situati a circa 400 metri di altitudine e destinati ai vitigni locali Loureiro, Arinto, Azal e Vinhão, allevati secondo i principi dell’agricoltura biologica e della biodinamica. Una volta che i grappoli hanno raggiunto la maturazione ottimale si procede con la vendemmia, eseguita rigorosamente a mano. Le uve bianche vengono delicatamente pressate e tutte le fermentazioni sono condotte esclusivamente dai lieviti indigeni. Le successive fasi di maturazione si svolgono in vasche di acciaio sulle fecce fini con batonnage periodici e le masse sono infine imbottigliate senza subire chiarifica o filtrazione. Fernando Paiva è sempre teso a ricercare nuove soluzioni per lavorare nella maniera più sostenibile e genuina possibile, come dimostra la recente sperimentazione di preparati a base di fiori di castagno per rimpiazzare l’impiego dei solfiti, da cui ha ottenuto sorprendenti risultati grazie alla loro azione antiossidante.
Non sono molte le etichette proposte da Fernando Paiva, artefice di una produzione maggiormente incentrata sui vini bianchi. Si tratta di interpretazioni leggiadre, vibranti e fini, in grado di riflettere l’essenza più intima del territorio del Minho.