Syrah 'Volcanik' from French winery Domaine Arsac is a wine of great elegance and freshness with a volcanic and territorial soul. It is made with hand-picked grapes and the sole use of indigenous yeasts, and is matured in oak barrels for 18 months. The ruby red colour with violet hues introduces expressive hints of red fruits and precious woods while the palate enjoys a soft, fresh and very long sip
“Volcanik” del Domaine Arsac rappresenta l’interpretazione più territoriale e originale della Syrah, secondo le intenzioni di Joël e dei suoi due figli Dimitri e Sebastien. Le uve provengono da parcelle poste a circa 400 metri di altitudine, da viti che hanno superato i 40 anni di età. Il nome riportato in etichetta è la perfetta sintesi del luogo: pendii costruiti dall’attività dell’antico vulcano, che fa ritrovare tracce di sé nel calice e che caratterizza questo angolo di Ardeche, all’altezza del medio corso del Rodano.
La Syrah che dà origine al “Volcanik” del Domaine Arsac viene allevata sulle rocce basaltiche dell’antico vulcano di Coiron: l’altopiano rappresenta l’estrema propaggine sudorientale del Massiccio Centrale, una serie di alture formate dalle colate laviche e rivolte verso il Rodano, a un centinaio di chilometri a nord di Avignone. Le uve sono vendemmiate a mano e la cernita si effettua direttamente al momento della raccolta, per essere poi perfezionata all’interno della cantina. Solo i lieviti autoctoni sono utilizzati per condurre la fermentazione spontanea in barrique di rovere, contemporaneamente alla lunga macerazione sulle bucce, che dura fino a 5 settimane. Il vino viene quindi svinato e posto nei più grandi demi-muid di rovere francese per l’affinamento, che durerà per un periodo di 18 mesi. Le operazioni di travaso per gravità serviranno alla decantazione delle fecce fini, evitando l’utilizzo di coadiuvanti, e si potrà infine procedere all’imbottigliamento senza filtrazioni.
La Syrah “Volcanik” realizzata dal Domaine Arsac palesa già all’occhio le sue intenzioni di vino serio ed elegante: una veste rosso rubino scuro, con riflessi di un violaceo compatto, in cui le lacrime scivolano lente all’interno del calice e tracciano aloni colorati. Il naso è subito salutato da un profluvio di frutti di bosco maturi, ma il tempo di alcune rotazioni consegna la scena al terroir di origine, con le sensazioni minerali e fumé a farla da padrone. Il finale chiude sulle note aromatiche e speziate del legno di cedro. L’assaggio ritorna sulle note fruttate, tra le bacche di bosco e la ciliegia, ma il sorso è comunque secco: tannini morbidi e maturi si legano bene ad una piacevole sensazione amaricante e ad una chiusura di vivace e persistente freschezza. Un rosso di razza, che accompagna piatti tipici come l’anatra confit.
Intense ruby red
Expressive, rich, notes of berries alternate with sensations of precious woods
Fruity, soft, elegant, with a long but fresh finish