L’ambizioso progetto dell’azienda Le Macchiole, intrapreso nel 1975 e tuttora in incessante sviluppo, è divenuto traino e modello di ispirazione per aziende legate al territorio bolgherese e non solo. La decisione presa nei primi anni ’90, allora in controtendenza rispetto ai tempi, di puntare sulla produzione di vini da monovitigno ha dato rapidamente vita ad etichette oramai mitiche, capaci di conciliare critici, innovatori e tradizionalisti. E’ il caso anche dello Scrio, Syrah in purezza, che oggi rappresenta un portabandiera di questa splendida e storica realtà toscana.
Gli impetuosi sentori fruttati, integrati da note speziate e resinose, aprono la strada a freschezza e sapidità, che rendono il vino ricco e complesso, si rilevante struttura tannica. Le Macchiole e lo Scrio sono entrambi la realizzazione di un sogno: quello di Eugenio Campolmi, scomparso precocemente nel 2002, ma i cui desideri sono stati soddisfatti in pieno dalla moglie Cinzia, che oggi dedica a questo progetto la stessa passione e dedizione del marito.
Oggi Cinzia è totalmente soddisfatta del lavoro della cantina, per questo in vigna può permettersi di sperimentare e innovare. Innanzitutto è stato bandito ogni uso di prodotti chimici e le vigne sono condotte con metodo biologico. I vini ne risultano, di conseguenza, il più naturali possibili, capaci di racchiudere in bottiglia le grandi potenzialità della terra toscana e di Bolgheri in particolare. Lo Scrio è un assoluto protagonista della gamma di etichette de Le Macchiole: un vino incredibile, capace di sprigionare una forza e un corpo sorprendenti, accompagnati da aromi unici.