Riesling Trocken Molitor Rosenkreuz 1999

Achim Molitor offre una interpretazione di Riesling Trocken assolutamente precisa e territoriale: un bianco assolutamente secco e di affascinante completezza.

Molitor Rosenkreuz realizza questo Riesling Trocken vinificando in purezza le uve Riesling che provengono, dal vigneto Ohligsberg nel villaggio di Wintrich, nominato in onore alla cappella dedicata al Monte degli Ulivi che vi si trovava: una parcella che nel corso del XIX secolo godeva di una riconosciuta reputazione mondiale e i vini che ne derivavano potevano spuntare prezzi stellari. Sopra un suolo composto da ardesia compatta, con sfumature grigio-azzurre e inclusioni di minerali di quarzo, l’impianto attuale conta un’età di circa 30 anni e gode di una esposizione a ovest, parallelo al corso del Mosella. L’altitudine si situa fra i 120 e i 200 metri sul livello del mare, mentre le pendenze sono vertiginose e raggiungono tranquillamente i 40 gradi. La vendemmia si deve eseguire a mano e porta una resa di circa 55 quintali per ettaro. I grappoli sono diraspati e pigiati e la fermentazione ha luogo in vasca d’acciaio grazie ai soli lieviti indigeni, fino a esaurimento totale degli zuccheri. L’affinamento si conduce sulle fecce fini per 12 mesi, sempre in acciaio e non sono previsti interventi di filtrazione o chiarifica, mentre l’utilizzo della solforosa è ridotto a dosi minime.

Riesling Trocken di Molitor Rosenkreuz appare vestito di un color giallo dorato intenso, con una lampante consistenza nel calice. L’olfatto è uno stordimento di intensità e complessità, con un’apertura offerta da profumi dolci e maturi di pesche sciroppate e fichi secchi, mentre la progressione vira su note di caramello. Impressionante la nota iodata smaccatamente marina e netta la peculiare presenza della gomma bruciata e della componente di idrocarburo. L’assaggio è sorprendente e ricchissimo, con un accenno di densa morbidezza subito spazzato da una verticalità tesa composta di freschezza e mineralità all’ennesima potenza. Il sorso è preciso e vivace, di grandissima persistenza. L’evoluzione del Riesling porta con sè caratteri che vale la pena abbinare ad una tartare di manzo, se non con un più classico foie gras o formaggi stagionati ed erborinati.