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Il Fiano in Anfora “Zagreo” dei Cacciagalli è un‘interpretazione splendida del celebre vitigno, che si distingue per spontaneità e slancio. Un altro gioiellino sfornato da Marco e Diana, marito e moglie custodi di qualche ettaro nel Sannio Beneventano, e capaci da subito di conquistarsi un posto nel cuore e nelle cantine degli appassionati grazie a vini territoriali ma centratissimi e definiti. Qui a Teano si coltivano i vitigni tipici della tradizione quali Aglianico, Fiano, Pallagrello Nero, Piedirosso e Falanghina, coltivati senza l'ausilio di alcuna sostanza chimica o di sintesi, in modo da preservare la vita nel terreno e di conseguenza delle piante. In cantina si prediligono vasche di cemento, sempre nell'ottica di non prevaricare la spiccata espressività dei liquidi, e privilegiando freschezza e trama salina. Grandi vini di territorio, lontani anni luce da mode o piacionerie.
“Zagreo” Fiano in Anfora è ottenuto dal celebre vitigno a bacca bianca locale, coltivato su suoli vulcanici con rese estremamente basse in modo da privilegiare la qualità del frutto. In vigna come già accennato si seguono i principi della biodinamica, bandendo l'uso di sostanze chimiche o di sintesi, ed in cantina si prosegue coerentemente con fermentazioni alcoliche spontanee e macerazioni sulle bucce anche per ciò che concerne i vini bianchi, come nel caso dello Zagreo. Il liquido non subisce alcuna chiarifica o filtrazione.
Lo “Zagreo” dei Cacciagalli si presenta nel calice con veste dorata intensa, che invoglia immediatamente all'approccio. Al naso il liquido racchiude definizione, freschezza e balsamicità, con note di limone, erbe aromatiche, fiori bianchi e cenni sulfurei. Il sorso è magistrale per coesione tra polpa e trama salina, un liquido dotato sì di grande ampiezza ma supportato da una acidità irrorante e puntuale. Lunga la persistenza, per un vino dalla personalità arrembante e difficile da scordare.