The Barolo Paiagallo by Giovanni Canonica is a wine that has now gained icon status in the Italian wine scene, also due to the philosophy not inclined to compromise of the winemaker who produces it. Intense and persistent aroma, varietal finesse and ample balsamic refreshments are the prelude to a dinamic, full and juicy sip with practically infinite persistence.
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Il Barolo “Paiagallo” di Giovanni Canonica è un inno alle Langhe, rara ed austera espressione di Barolo, difficile da scordare dopo averla assaggiata. Non esageriamo quando parliamo di vini icona, ascrivendo a pieno titolo quello di Giovanni Canonica, nome da sempre ambito per chi sia in cerca di vini veri, espressivi e senza compromessi. In una zona come quella di Barolo che si è spostata, forse colpevolmente, sempre di più verso un’agricoltura incentrata sulla vite, non è scontato imbattersi in espressioni fedeli e territoriali, sebbene per Giovanni sia sempre stato l'unico intento produttivo da perseguire. Autorevole rappresentante del Barolo tradizionale e classico, Giovanni custodisce dal 1983 circa 3 ettari siti nel comune di Barolo, e coltivati senza alcuna sostanza chimica o di sintesi, nell'assoluto rispetto di vite e territorio. Affinamenti rigorosamente in botte grandi e fermentazioni spontanee completano il quadro, per quello che è a tutti gli effetti un Barolo del cuore.
Il “Paiagallo” Barolo è prodotto come da disciplinare con uve Nebbiolo in purezza, provenienti dall'omonimo cru sito nel comune di Barolo. Nessun diserbante o sostanza chimica viene utilizzata in vigna, mentre in cantina tutte le fermentazioni alcoliche avvengono spontaneamente, con lunghe macerazioni sulle bucce e nessun controllo della temperatura. Il liquido affina per almeno 36 mesi tra botti grandi di rovere di Slavonia e cemento.
Il “Paiagallo” Canonica si mostra nell'inconfondibile veste granata, piuttosto scarica e trasparente. Liquido trascinante sin dalla prima olfazione, un compendio dettagliato della zona di Barolo fatto di rosa canina, sottobosco, refoli balsamici e ciliegia. Territorialità e austerità, un binomio ricorrente anche all'assaggio, dove il liquido, soprattutto in gioventù, si mostra serrato e profondo, capace però di allungarsi in una persistenza non quantificabile. Bottiglia che sfida i decenni.
Clear garnet red
Cherries and morello cherries, earthy and humus tones, gentian, eucalyptus, spicy finish
Full, dynamic and snappy, juicy, with dense and elegant tannins, infinite persistence