Dal matrimonio tra Syrah e Cannonau nasce il vino rosso ‘Don Baddore’ della realtà vitivinicola biologica Berritta di Dorgali, un’interpretazione inedita di questo bellissimo territorio della Sardegna. Il Syrah rappresenta l’unico vitigno non tradizionale allevato da Antonio Berritta, titolare della cantina che porta il suo nome. Questa celebre varietà internazionale diffusa in tutto il globo ha mostrato una capacità di adattamento eccezionale a differenti contesti pedoclimatici dando risultati sorprendenti nel Mediterraneo, come dimostrano diverse esperienze in Sicilia e in Toscana.
Berritta Dorgali ‘Don Baddore’ deriva da un assemblaggio equivalente di Cannonau e Syrah, varietà allevate in accordo ai principi dell’agricoltura biologica certificata. Le viti, di circa 25 anni di età, godono dell’altitudine di 180 metri sul livello del mare e della natura granitica del suolo. A seguito della vendemmia manuale, che si svolge durante la prima decade di ottobre, i grappoli vengono attentamente selezionati, diraspati e ammostati in tini tradizionali di legno per la fermentazione alcolica spontanea di 30 giorni a contatto con le bucce accompagnata da ripetute follature manuali. L’invecchiamento ha luogo in acciaio per 8 mesi, in botti di rovere francese per 8-12 mesi e per alcuni ulteriori mesi in bottiglia prima della definitiva commercializzazione.
Nel calice, il ‘Don Baddore’ della cantina Berritta Dorgali esibisce una veste rosso porpora intenso. Il bouquet aromatico è ampio e complesso, definito da suggestioni di frutti rossi in confettura, spezie dolci, tabacco, pepe nero e cioccolato. Pieno e avvolgente il gusto, dai tannini fitti ma ben integrati che accompagnano il finale molto persistente sulle sensazioni evocate dall’olfatto. Si tratta di un vino rosso che necessita di abbinamenti strutturati, come pietanze a base di carni rosse o selvaggina.