Region | Piemonte (Italia) |
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Foundation Year | 2015 |
Vineyard hectares | 27 |
Annual production | 70.000 bt |
Address | Vigneti Repetto Cantina, Località Castellazzo - 15050 Montemarzino (AL) |
Oenologist | Claudio Dacasto |
Vigneti Repetto è una cantina a conduzione familiare, che si trova a Sarazzano, nel cuore del territorio dei Colli Tortonesi, nella zona sud della provincia di Alessandria, al confine con Lombardia e Liguria. Si tratta di un progetto giovane, che ha visto la luce grazie all’entusiasmo di Gian Paolo Repetto e della moglie Marina. Gian Paolo ha lavorato per molti anni nel settore industriale, fondando un’azienda che si occupava di trasformazione di materie plastiche e metalli. Il fascino delle radici contadine della sua famiglia, lo ha richiamato alla terra d’origine. Abbandonato il settore industriale, ha deciso di mettere tutte le sue energie nella viticoltura, dedicandosi anima e corpo a un nuovo progetto.
La tenuta di Vigneti Repetto si estende su una superficie complessiva di circa 15 ettari. Le vigne sono coltivate in zona collinare, a un’altitudine compresa tra i 240 e i 320 metri sul livello del mare. Le ottime esposizioni collinari, il clima soleggiato e ventilato e i terreni di medio impasto, di matrice prevalentemente calcareo-argillosa, sono perfetti per una viticoltura di qualità. L’area dei Colli Tortonesi, si estende nei pressi del Monte Giarolo, ed è attraversata dalle valli Curone, Grue, Ossona, Borbera e Spinti. Fedele alle antiche tradizioni, Gian Paolo Repetto ha deciso di dedicarsi alla coltivazione delle uve tipiche del territorio, in particolare alla Barbera e al Timorasso, un vitigno autoctono dimenticato per molto tempo, che si sta dimostrando uno dei bianchi più interessanti del nord Italia.
Vigneti Repetto ha conservato la doppia anima di Gian Paolo: agricoltore e amante della natura tra i filari delle sue vigne, vero cuore dell’azienda, ma anche ingegnoso industriale in cantina. Nasce dalla sua formazione scientifica la ricerca di nuovi strumenti tecnologici per cercare di ridurre al minimo l’utilizzo della solforosa durante la fase di vinificazione, in modo d’avere vini più sani e genuini. La soluzione è arrivata da una piccola start-up piemontese che ha progettato VinoOxygen. Si tratta di un dispositivo che permette di vinificare senza dover compiere travasi, riducendo al minimo l’utilizzo di solfiti e limitando anche l’utilizzo dell’acqua per lavare i serbatoi dopo ogni travaso. Tecnologia e sostenibilità si trovano a percorrere la stessa strada, con l’obiettivo di produrre vini di qualità.