Region | Calabria (Italia) |
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Foundation Year | 1960 |
Vineyard hectares | 16 |
Annual production | 80.000 bt |
Address | Contrada Cariglialto - 87046, Montalto Uffugo (CS) |
Oenologist | Mario Ercolino |
Terre Nobili è il nome di una cantina calabrese, fondata verso la fine degli anni ’60 a Montalto Uffugo da Ennio Matera, da sempre affascinato dalla vita agreste e molto legato al territorio circostante a Cosenza. Uno dei primi obiettivi di Ennio fu quello di recuperare gli antichi vigneti, dal momento che questa zona ha sempre avuto un pedigree enologico importante, che Ennio non voleva assolutamente disperdere. Si iniziò così un attento lavoro di ricerca verso gli autoctoni, con l’obiettivo di ridare il giusto splendore a certi vitigni, e parallelamente si costruì la cantina, iniziando così a commercializzare le prime bottiglie. Oggi, dopo poche decine di anni, è la figlia di Ennio, Lidia, agronoma che nel 1990 è tornata in Calabria da Bologna, a portare avanti il lavoro in Terre Nobili, impegnata nel realizzare etichette rispettose del terroir di provenienza e dell’ambiente circostante, che rispondono a criteri e principi che si rifanno all’agricoltura biologica.
I vigneti della cantina Terre Nobili si espandono per circa 36 ettari, ricompresi all’interno del comune di Montalto Uffugo. I protagonisti assoluti fra i filari sono i vitigni autoctoni calabresi, portatori di tradizioni e virtù che da tempo immemore hanno trovato modo di esprimersi all’interno della regione, come Greco, Nerello Cappucco, Magliocco e Nerello Mascalese. I lavori in vigna si rifanno a pratiche di lavoro biologiche, perché solo da grappoli sani, cresciuti nel rispetto della natura, si possono ottenere vini schietti e sinceri nel raccontare il territorio di provenienza. In cantina ci si limita a esaltare al meglio il patrimonio aromatico e gustativo delle uve autoctone, favorendo macerazioni lunghe.
Dalle mura della cantina Terre Nobili ogni anno vengono realizzate sei etichette, dove, a parte un bianco e un rosato, il resto della gamma si tinge di rosso, regalando sorsi corposi e strutturati. Ogni prodotto racconta una storia precisa, fatta di valori e saperi antichi, che si intrecciano con quella delle mani che lo hanno forgiato. “Alarico”, “Ipazia” e “Cariglio” sono i nomi di tre vini rossi in cui i grandi autoctoni del territorio, Nerello Cappuccio, Nerello Mascalese e Magliocco, regalano espressioni degne di nota.