Region | Campania (Italia) |
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Foundation Year | 2010 |
Vineyard hectares | 4 |
Annual production | 25.000 bt |
Address | Contrada Calore - 83050 Paternopoli (AV) |
Oenologist | Vincenzo Mercurio |
Inseguendo il desiderio di vivere in armonia con la natura realizzando vini dal carattere autentico e tipico, Stefania e il marito Erminio hanno dato origine nel 2010 alla propria realtà viticola. Siamo a Paternopoli, piccolo borgo di origine romana situato in provincia di Avellino, dove i coniugi hanno trovato il luogo ideale per coronare il proprio sogno di staccare dalla frenesia delle metropoli coltivando nell’ameno paesaggio dell’Irpinia. Un nome da segnarsi nel panorama enoico di questo territorio vocato.
Gli ettari gestiti da Stefania ed Erminio, con la consulenza tecnica del talentuoso enologo Vincenzo Mercurio, sono appena 4, distribuiti sulle verdi colline dell’Appennino meridionale, a circa 500 metri sul livello del mare. Qui, i suoli argilloso-calcarei e le elevate escursioni termiche tra il giorno e la notte rappresentano i presupposti ideali per perseguire una viticoltura di qualità. Gli impianti hanno in parte più di 70 anni di età e sono dedicati unicamente alle due varietà più pregiate di tutta la Campania: il Fiano per le uve bianche e l’Aglianico per le rosse. Durante lo svolgimento delle operazioni agronomiche è prestata una meticolosa attenzione, allo scopo di massimizzare il potenziale qualitativo delle viti senza però stravolgerne i delicati equilibri, rispettando l’ambiente e seguendo i principi dell’agricoltura biologica. Una volta raggiunta la perfetta maturazione, i grappoli vengono vendemmiati a mano con un’accurata cernita. Le fermentazioni si svolgono in serbatoi di acciaio, contenitori in cui ha luogo anche il successivo periodo di maturazione, fatta eccezione per il Taurasi ‘Fren’, che invecchia per 24 mesi in botti di rovere da 30 ettolitri.
La selezione di Stefania Barbot si caratterizza per lo strepitoso livello qualitativo e comprende 3 etichette: il Fiano di Avellino ‘Xoròs’, raffinato e armonioso vino bianco, il Campi Taurasini ‘Ios’, un Aglianico dinamico in grado di rivelare il volto più accessibile di questa nobile varietà a bacca nera, e il Taurasi ‘Fren’, fiore all’occhiello della cantina. I nomi delle bottiglie sono tutti ispirati all’Antica Grecia.
"La magia della vendemmia effettuata a mano e selezionando i grappoli migliori, porta in cantina l'anima del nostro vino"
Stefania Barbot