Monte Duro

Abbracciando una filosofia produttiva realmente artigianale, la tenuta emiliana Monte Duro si rende protagonista di espressioni schiette e genuine che rispecchiano il carattere dei produttori Devid e Matteo Sassi. Siamo a Vezzano sul Crostolo, in provincia di Reggio Emilia, sui primi colli dell’Appennino reggiano, dove nel 2010 Devid realizzò la sua prima vendemmia e vinificazione ufficiale dando il via al proprio progetto enoico. Il vignaiolo iniziò a covare l’idea di fondare una tenuta vitivinicola già nei primi anni 2000, da studente di agraria spinto dall’amore per la natura e la vite in particolare. Dal 2021 Devid è affiancato dal fratello minore Matteo, con il quale condivide la passione per i vini artigianali. La tenuta fa inoltre parte di VinNatur, associazione che riunisce oltre 180 cantine provenienti da 10 differenti Paesi accomunate dalla volontà di produrre vini con metodi artigianali nel rispetto della Natura e del consumatore.

I circa 20 ettari di proprietà della tenuta Monte Duro sono dedicati ai vitigni tradizionali Lambrusco Maestri, Lambrusco Marani, Spergola, Malvasia, Trebbiano e Barbera, ma anche alle uve internazionali Pinot Nero, Cabernet Sauvignon e Sauvignon Blanc. Le vigne sono condotte a regime biologico certificato con basse rese in uva, allo scopo di elevare la qualità dei grappoli, e la vendemmia è effettuata interamente a mano in cassette così da preservare l’integrità degli acini. In cantina, le fermentazioni si realizzano in maniera del tutto spontanea grazie al solo intervento dei lieviti indigeni e i fratelli Sassi giocano sui tempi di macerazione per valorizzare la qualità dell’uva in relazione all’obiettivo enologico. Per i vini frizzanti le rifermentazioni hanno luogo in bottiglia impiegando esclusivamente mosto refrigerato come fonte di zuccheri. Durante tutto il processo di vinificazione e affinamento è poi escluso l’impiego di additivi e coadiuvanti enologici, inclusi i solfiti.

Le etichette della cantina Monte Duro si fanno apprezzare per la beva scorrevole e leggiadra, mai pesante, nonché per la loro indole ancestrale. I vini frizzanti rappresentano uno dei punti focali della produzione, spesso imbottigliati con il tappo a corona per sottolinearne ulteriormente il carattere spensierato.