Region | Valle del Rodano (Francia) |
---|---|
Foundation Year | 2017 |
Vineyard hectares | 5 |
Address | 1285 route de Quintel St Julien en St Alban, 07250 Rompon, France |
Essere “figli d’arte” non basta. Lo dimostra Martin Texier, figlio del noto Eric Texier, nome di spicco del panorama della cultura enologica chemical-free. Prima di ritornare alle sue origini e avviare il suo grande sogno di far vino, Martin gira il mondo e colleziona esperienze. Si laurea in finanza, lavora a Bruxelles, gira l’Argentina, arriva a New York per lavorare presso il grande importatore di vini David Bowler; trascorre un anno a Beaune per un master in viticoltura ed enologia e, solo dopo, torna a casa. Ed è lì, tra le colline di Brézème e la Valle de l’Ouvèze nel Rodano Settentrionale, che nel 2017 Martin avvia un progetto tuo suo. Dotato di grande intelligenza e spinto da una forte sensibilità per i temi di viticoltura biologica e vinificazioni senza additivi, bassissime dosi di solforosa in imbottigliamento, nasce infatti la sua cantina che – seguendo la filosofia di pensiero di suo padre Eric – diventa ben presto un punto di riferimento tra gli appassionati di vino da tutto il mondo.
Oggi la cantina Martin Texier, con sede nella città di St-Julien-en-St-Alban, conta 5 ettari di vigneti di proprietà che - sviluppati su terreni molto diversi l’uno dall’altro – danno vita ad un’ampia varietà di vini: un pet nat, un bianco da roussanne e tre rossi monovarietali: Cinsault, Grenache e Syrah. In vigna si aboliscono tutte le sostanze chimiche come insetticidi, pesticidi, erbicidi, facendo ricordo solo ad un uso ponderato di rame e zolfo. In cantina le fermentazioni si svolgono spontaneamente grazie all’attività dei lieviti indigeni, presenti naturalmente sulle bucce. Non è nella filosofia di Martin ricorrere a filtrazioni massive e all’utilizzo massivo di solfiti.
Sfidando tutte le mode locali e facendo rivivere le tradizioni locali della lavorazione del vino pressochè dimenticate, Martin riesce a dar vita a dei vini che mantengono tutta la freschezza e la succosità del frutto, esprimendo ed elevando il terroir dell’Ardeche e della Drome. Come dice Martin, il vignaiolo non è soltanto un artista ma un poeta, il cui obiettivo non deve essere quello di creare un buon vino ma un ambiente da cui un buon vino può prender vita.