Region | Regione Champagne (Francia) |
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Foundation Year | 2008 |
Vineyard hectares | 9 |
Annual production | 72.000 bt |
Address | Champagne J-M Sélèque, 9 Allée de la Vieille Ferme - 51530 Pierry, Francia |
La storia della famiglia Seleque affonda le radici nel 1965, quando il nonno Henri piantò le prime vigne nei pressi di Pierry, un piccolo comune sito nel dipartimento della Marna. Pochi anni più tardi nel 1969, grazie all’aiuto della cooperativa di Pierry, Henri commercializza la prima bottiglia. Il padre Richard, figlio di Henri e Francoise, assunse il controllo della maison nel 1975 e, grazie alcuni suoi studi in enologia, diventò un vero vigneron dello Champagne. Incrementò notevolmente negli anni la produzione, aggiungendo nuove terre e acquistando macchinari, presse, tini, botti e apparecchi nuovi. La storia riprende nel 2008 quando Jean-Marc Seleque, dopo studi in agronomia ed esperienze in giro per il mondo, fonda ufficialmente il domaine e decide di applicare la sua filosofia artigianale, valorizzando al massimo il terroir a disposizione. Un modello che si ispira al passato e alla lunga tradizione familiare, ma interpretato con uno stile più autentico e moderno dettato da un approccio più sensibile e rispettoso nei confronti delle vigna, della biodiversità e del territorio.
Oggi J-M Seleque possiede 9 ettari suddivisi in 7 villaggi (45 parcelle) dislocati tra la Vallée de la Marne e la Cote des Blanc: Pierry, Moussy, Epernay, Dizy, Mardeuil, Boursault e Vertus. L’età media delle vigne si aggira intorno ai 40 anni e sono piantate con le classiche e tipiche uve dello Champagne: Chardonnay (60%), Pinot Meunier (30%) e Pinot Noir (10%). In vigna l’aerazione del suolo avviene tramite aratura e inerbimento, favorendo la vitalità del suolo e rinunciando così ad ogni prodotto chimico. In cantina i grappoli sani e selezionati con cura da un esperto di team di persone subiscono una lenta vinificazione, separata per ogni parcella, e affinano in tini, in botti di rovere, botti ovoidali di cemento o anfore, senza essere filtrati o chiarificati.
Henri, Richard e Jean-Marc nutrono anche una seconda passione comune, la musica. Ognuno si diletta con il proprio strumento musicale accompagnato dal canto di Henri. La musica, pensa JM, è anche alla base per produrre ottimi Champagne: ci si accorda sul ritmo della natura, tenendo in considerazioni le vibrazioni musicali della stagione, si sceglie lo strumento, lo stile e poi si crea una melodia armonica, frutto di passione e lungo lavoro. D’altronde, come dice anche il giovane ragazzo, lo Champagne non è il più musicale dei vini?