Region | Valle del Rodano (Francia) |
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Foundation Year | 2017 |
Vineyard hectares | 9 |
Address | Domaine Houillon, 955 Quartier, Roche Coucourde - 84110 Faucon (FR) |
I coniugi Aurélien e Charlotte Houillon hanno fondato Domaine Houillon nel 2017 stabilendosi nel comune di Faucon, all’interno della zona di Vaucluse, nel Rodano Meridionale. La filosofia produttiva che ha da sempre guidato la coppia si basa sulla ricerca spontanea della caratterizzazione territoriale. Aurélien ha avuto modo di formarsi al fianco di Pierre Overnoy, noto produttore artigianale della regione viticola di Jura che nel 2001 lasciò le redini della sua cantina proprio alla famiglia Houillon. Nel 2017, dopo aver lavorato come socio presso il Domaine Pierre Overnoy e aver collezionato un’esperienza in Svizzera convertendo una tenuta alla biodinamica, Aurélien decise assieme a Charlotte di avviare il proprio progetto vitivinicolo ai piedi del Mont Ventoux.
La tenuta di Domaine Houillon si estende su 9 ettari di vigneti, circondati da boschi e radicati su terreni rocciosi di matrice argillosa e sabbiosa. In questo ambiente, seguendo i principi dell’agricoltura biologica e della biodinamica, Aurélien e Charlotte allevano i vitigni Grenache Noir, Syrah, Cinsault e Merlot. La fertilità biologica dei suoli è favorita dal fertilizzante ottenuto dai due compagni della coppia, il cavallo Victoire e l’asino Castor, e la vendemmia viene svolta rigorosamente a mano con un’attenta selezione dei grappoli. Il medesimo approccio genuino è adottato in cantina, dove le fermentazioni occorrono spontaneamente grazie alla presenza dei lieviti indigeni ed è escluso l’apporto di input esterni quali enzimi, coadiuvanti enologici e solforosa. Inoltre, i vini non sono filtrati e gli spostamenti e i travasi avvengono per gravità, così da non stressare la materia prima preservandone integre le qualità.
I vini di Domaine Houillon uniscono all’animo generoso dei vini del sud della Francia una sorprendente finezza e armonia espressiva. Le bottiglie sono poi etichettate a mano con carta ricavata dalla lavorazione in loco di tralci di vite raccolti nella tenuta grazie alla grande conoscenza di Charlotte del mondo dei manoscritti antichi, materia di cui è esperta avendola approfondita come ricercatrice universitaria.