Cacovich

Al confine tra il Friuli-Venezia Giulia e la Slovenia, dove vengono prodotti alcuni dei vini bianchi di maggior spessore del panorama enologico mondiale, sorge la piccola tenuta a conduzione famigliare di Dimitri Cacovich, artefice di orange wine artigianali dall’energico timbro minerale. La cantina ha precisamente sede nella frazione di Longera, situata alle porte di Trieste, dove da generazioni la famiglia Cacovich si tramanda l’arte della produzione di vino. Infatti, nei primi anni del secolo scorso il trisnonno del giovane Dimitri, classe 1998, aprì un osmiza, tradizionale locale dell’altopiano dove il produttore di vino può vendere direttamente i propri prodotti al dettaglio abbinandoli ai tipici cibi locali. Si tratta di un’usanza molto antica, avviata a cavallo tra l’XIII e il XIX secolo da Carlo Magno, che viene segnalata tramite l’apposizione di rami di edera con una freccia di legno all’ingresso. Parallelamente all’attività vitivinicola, la famiglia Cacovich si dedica all’apicoltura e produce squisiti mieli da oltre 60 arnie.

I vigneti di proprietà della cantina di Dimitri Cacovich sono situati al confine tra la terra rossa del Carso e l’arenaria del Breg, circondati api che promuovono la biodiversità. Su questi parametri pedologici, in un clima caratterizzato da importanti escursioni termiche giornaliere e dalla presenza del forte vento notturno Stenčnik, Dimitri alleva i vitigni tradizionali Vitovska, Malvasia, Ribolla Gialla, Refosco, Sauvignon Blanc, Merlot e Moscato. Queste varietà sono coltivate in maniera sostenibile, escludendo il ricorso a prodotti chimici di sintesi. La vendemmia è effettuata a mano e la vinificazione è di stampo tradizionale, con fermentazioni spontanee in tini aperti di acciaio inox senza controllo della temperatura, accompagnate da qualche giorno di macerazione sulle bucce per le uve bianche. Anche le maturazioni hanno luogo in acciaio e si svolgono all’interno dell’antica cantina di famiglia risalente a 300 anni fa.

Dimitri Cacovich realizza interpretazioni pure, autentiche e genuine del terroir del Carso, prodotte nel rispetto dell’ecosistema e della tradizione locale. I vini bianchi macerati rappresentano il fulcro della selezione, composta da etichette di carattere che si mantengono però lontane da estremismi.