Il Moscato Passito di Saracena delle Cantine Viola è l’affascinante espressione di una delle prime eccellenze enologiche italiane. Infatti, le Cantine Viola sorgono nello splendido comune di Saracena, già noto nel Cinquecento perché il moscato qui prodotto era immancabile sulla tavola di Papa Pio IV. Non poteva essere in altro modo per il paese del vitigno autoctono chiamato appunto moscatello di Saracena, che oggi la famiglia Viola vinifica con passione e maestria creando il nettare ambrato che colma le bottiglie di Moscato Passito di Saracena.
Dopo aver insegnato per quasi quarant’anni, Luigi Viola si è dedicato a quella che è la sua più grande passione la rivalutazione ambientale e culturale dell’area di Saracena, grazie al recupero del vitigno moscatello di Saracena. È così che con dedizione e amore per la propria terra, insieme alla sua famiglia, Luigi Viola è stato capace di creare un piccolo miracolo dell’enologia calabrese: il Moscato Passito di Saracena delle cantine Viola. Composto da un’antica miscela di uve guarnaccia, malvasia e moscatello, il moscato di Saracena è oggi un “bene culturale” del nostro paese e presto una denominazione d’origine.
Il Moscato Passito di Saracena delle cantine Viola fa innamorare con il suo colore dorato dai brillanti riflessi ramati e la sua ricchezza espressiva all’olfatto con note calde, romantiche e suadenti dell’arancia candita, della lavanda e delle mandorle glassate è così che in un attimo, ci ritroviamo col bicchiere in mano e il gomito alzato. In quel momento il palato viene inondato dall’avvolgenza del Moscato Passito di Saracena, così con mielosa armonia, ci racconta la preziosità delle uve di moscatello. Dopo questo primo momento la degustazione mostra a pieno il carattere del Moscato Passito di Saracena, con una bella vena sapida e fresca che ravviva la nostra curiosità sensoriale. Molti lo definiscono un vino da meditazione e par vero, dopotutto è il “pronipote” del vino preferito di un Papa!