Il Meursault “Les Narvaux” di Vincent Girardin è un vino dallo spiccato profilo aromatico, dove profumi e sapori raccontano con autenticità il terroir di provenienza. Perfettamente coerente è la mineralità che allinea naso e palato su un sorso complesso ma chiaro, in cui è un piacere andare a rintracciare le diverse note olfattive che fasciano le narici. Una bottiglia di quelle che, una volta finite, lasciano un ricordo indelebile nella memoria.
“Les Narvaux” Mersault firmato Vincent Gardin prende forma dalle viti di Chardonnay coltivate in una parcella situata poco sopra al Premier Cru “Les Genevrieres”. Ci troviamo in un territorio esposto verso est, connotato da una matrice prettamente calcarea, in cui argilla e gesso abbondano. Tra i filari due sono le parole d’ordine seguite durante le fasi di lavoro: biologico e biodinamico, termini che facilmente fanno capire quanto la cantina sia intenzionata a rispettare il binomio uva-terroir. Dopo la pressatura soffice degli acini, il mosto ottenuto fermenta spontaneamente – grazie alla presenza di lieviti autoctoni – in botti di rovere. La fase finale della maturazione si svolge in barrique nuove al 15%, per un totale di 16 mesi.
Il vino Meursault “Les Narvaux” si palesa alla vista con un colore giallo paglierino brillante, attraversato da qualche lampo che tende più a ricordarci la tonalità dell’oro. La mineralità è subito evidente al naso, dove la pietra focaia lascia poi spazio a rimandi fruttati ed echi più burrosi che tendono all’erbaceo. Ottima l’ampiezza palatale, che testimonia un sorso di grande rotondità, da cui emergono gusti sapidi e burrosi esaltati da una vena fresca. Un’etichetta ricca e generosa, che oltre ad essere indicata in tavola con i primi e i secondi piatti di pesce, è in grado di reggere tranquillamente l’accostamento con ricette a base di carne bianca.