Barbera "Campo del Marrone" by Bruno Verdi is an intense and elegantly complex red wine, coming from Oltrepò Pavese. It shows a bright and intense ruby red robe and smells of red fruit, potpourri of roses and violets with a slight spice of star anise and cloves while at the mouthfeel is balanced, tannins present but not invasive, warm and enveloping and with a vibrant freshness, with a long aromatic finish of roasted coffee.
La Barbera “Campo del Marrone” Bruno Verdi è un rosso intraprendente, che mira a obiettivi importanti, in parte già raggiunti visti i punteggi ottenuti negli ultimi anni. Ma non basta, perché Paolo Verdi, proprietario della cantina, ha in mente grandi cose per quest’etichetta, che di anno in anno migliora, affermandosi come un vino dal profilo complesso e profondo, nato all’ombra di un cru dove la Barbera riesce a esprimersi con un’ampiezza di profumi e sapori degni di nota. Il tenore alcolico non deve spaventare, in quanto bilanciato da una freschezza che accompagna l’intera fase di degustazione.
Il “Campo del Marrone” Bruno Verdi è una Barbera che ha origine da un singolo vigneto, il cui nome è per l’appunto quello dell’etichetta stessa. Stiamo parlando di una parcella situata nei pressi del comune di Canneto Pavese, a un’altezza di circa 200 metri sul livello del mare, caratterizzata da un’esposizione verso nord-est e da un sottosuolo principalmente sabbioso. La pendenza in vigna è significativa, con tratti che superano anche il 40%. Gli acini vengono pressati sofficemente, e la fermentazione alcolica del mosto avviene a temperatura controllata sia in vasche di cemento sia in tini di rovere, macerando con le bucce; la malolattica si svolge nel momento in cui il vino viene trasferito in legno ad affinare. La maturazione finale si svolge per un totale di 10 mesi in botti di rovere di diverse capacità.
La Barbera “Campo del Marrone” Bruno Verdi si palesa all’occhio con un colore tipicamente rubino, dotato di una bella luce. Il naso si apre su note fruttate, arricchite da tocchi di fiori essiccati e rimandi terziari da cui affiora un tocco di anice stellato. All’assaggio è di buon corpo, concentrato, con un sorso caloroso e rinfrescante al contempo, grazie a un buon equilibrio instaurato fra grado alcolico e componente acida. Termina con un caratteristico finale che evidenzia un leggero gusto di caffè. Un rosso lombardo che stupisce per personalità, da provare per cimentarsi con un vino che ha la stoffa dei grandi.
Bright ruby red
Red fruit, potpourri of violet roses, star anise and sweet spices
Rich and full bodied, warm but with a wide freshness, with an aromatic coffee finish